Così nascono i martiri palestinesi
Gerusalemme, 22 Gennaio 2011 – L’indagine delle Forze di Difesa israeliane ha concluso che la palestinese Jawaher Abu Rahmah (36 anni) non è morta, alla fine di dicembre, per la minima quantità di gas lacrimogeni (non letali) che aveva inalato (come immediatamente asserito dalle fonti palestinesi e anti-israeliane), bensì a causa di una overdose di atropina somministratale nell’ospedale palestinese di Ramallah a causa di una diagnosi errata (di avvelenamento da gas nervino).
La donna risulta che non sia stata nemmeno coinvolta negli scontri a Bilin con i militari israeliani (Ricordiamo inoltre che già quando uscì la notizia ci furono alcuni dettagli che non tornavano, a partire proprio dal fatto che con molta probabilità la donna non avesse neanche partecipato alla manifestazione che si è tenuta a 500 metri da casa sua, e che il referto medico fosse in evidente contraddizione con la tesi della famiglia, che subito aveva accusato i militari israeliani di avere ucciso la donna)
(Fonte: Israele.net, 23 Gennaio 2011)
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Nella foto in alto: l’immagine di Jawaher Abu Rahmah diventata immediatamente una icona delle vittime dei soprusi israeliani
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